Counseling e Coaching

In estrema sintesi, la differenza tra Counseling e Coaching è la seguente: nel Coaching si sviluppano le risorse personali necessarie per realizzare il futuro desiderato, nel Counseling per superare il disagio nel presente.

  • Nel Counseling, si integra il dialogo verbale con esercizi esperienziali per avere un maggiore impatto. Si attinge a una varietà di strumenti e metodi per lo sviluppo personale, in funzione delle finalità del percorso e di ciò che è più utile e adatto alla persona.
  • Nel Coaching, il mio approccio beneficia di una importante esperienza manageriale e di consulenza a livello internazionale precedente all’essere coach, e da una lunga e consolidata esperienza nel lavorare con leader e team di vertice in Europa in diversi settori. Per chi fosse interessato ai servizi di coaching per le aziende, vedere il sito dedicato www.SystemAlive.com.

Alla base del Counseling e del Coaching c’è la relazione tra la guida e la persona, basata su una solida alleanza e sulla totale confidenzialità, in modo che si crei uno spazio aperto e sicuro.
Useremo un approccio olistico e sistemico: prendendo in considerazione la persona nel suo insieme, fatta da pensieri-emozioni-sensazioni, nel contesto del sistema più grande in cui vive e lavora.
L’approccio è orientato alla soluzione: infatti all’inizio si mettono a fuoco gli obiettivi del percorso, tenendo in considerazione la situazione generale e il contesto personale.
Il percorso parte da un incontro iniziale di un’ora utile a conoscerci reciprocamente, mettere fuoco i temi importanti su cui lavorare e le modalità e gli strumenti più adeguati per lavorarci. Al termine dell’incontro, ti verrà proposto un “progetto” in cui saranno condivisi gli obiettivi, le metodologie che utilizzeremo e una valutazione di massima del numero di incontri necessari.
La frequenza degli incontri dipende dal tipo di percorso, dai temi da affrontare e dalla disponibilità della persona.
Gli incontri si svolgono in studio a Milano oppure on-line.

Come ti posso aiutare?

Se stai leggendo questo testo, stai cercando un approccio che ti aiuti a fare chiarezza dentro di te, migliorare un’area della tua vita o superare le difficoltà di una fase critica. Potresti essere interessato, per esempio, nel trovare significato o un nuovo scopo nella vita; ritrovare motivazione nel lavoro; realizzare un nuovo progetto professionale; aumentare l’autostima e la fiducia in te stesso e nelle tue capacità; vivere le emozioni in modo più equilibrato; costruire legami affettivi di coppia appaganti e piacevoli; superare difficoltà di relazione nella famiglia o nell’ambiente di lavoro; trasformare limitazioni personali vissute come blocchi, ostacoli, conflitti, compensazioni o comportamenti automatici che creano difficoltà.
Ma ci possono essere temi specifici in funzione della generazione di appartenenza.
Per le ventenni e i ventenni, c’è il tema di orientarsi in un mondo complesso, dove ci sono tante opportunità, che vanno però individuate e colte con coraggio. È necessario fare i conti con un sistema valoriale, nel mondo del lavoro, che spesso non corrisponde a ciò a cui si aspira. Ci si muove in un ambito precario, poco pianificabile, e allo stesso tempo più internazionale e interculturale. Si pongono domande come: quale è il mio scopo? Che stile di vita desidero? Dove voglio vivere e come? Quale carriera intraprendere? Come gestire le sfide e le difficoltà sul lavoro? Come gestire le difficoltà nella relazione? Sono con la persona giusta per me? Sono strano io o il mondo?
Per trentenni e quarantenni molte energie sono assorbite dal lavoro e dai progetti professionali, e contemporaneamente, se hanno famiglia, devono crescere i figli. Per tante donne il sovrapporsi di responsabilità familiari e lavorative diventa grande sorgente di stress. Occuparsi della crescita dei figli è un compito molto impegnativo e a volte sembra di non trovare il modo di comunicare con loro, soprattutto nell’adolescenza. Inoltre, per tante persone in questa fascia di età, le relazioni affettive sono un tema importante o per mantenere vivo il legame di coppia o per trovare finalmente il partner “giusto”.
Infine, cinquantenni, sessantenni ed oltre, sono oggi ancora in buona forma fisica e mentale, hanno ancora tanta energia e sentono il bisogno di vivere in modo nuovo e diverso le relazioni, il lavoro o il proprio scopo. Vogliono trovare maggiore significato, migliore equilibrio o benessere. Si pongono nuove domande: come lasciare una traccia nel mondo? Come impostare la vita di coppia se i figli diventano grandi? Come vivere diversamente le relazioni affettive avendo superato la fase della riproduzione? Come vivere il lavoro, visto che in azienda ci sono spazi sempre più ridotti, ma si deve lavorare ancora a lungo prima della pensione? Come trovare il coraggio di attuare i cambiamenti desiderati? Come gestire amorevolmente i genitori anziani, senza farsi sopraffare? Come affrontare la transizione dal lavoro alla pensione? Come sciogliere dei nodi che ci portiamo dentro da una vita?

Psicologia umanistica e positiva

I principali riferimenti culturali sono la psicologia umanistica e la psicologia positiva, che, in modi diversi, hanno cambiato l’approccio alla crescita personale rispetto alle modalità più tradizionali, nate in ambito medico.

La psicologia umanistica ci ha insegnato ad avere fiducia nelle possibilità dell’essere umano a crescere ed evolvere verso l’autorealizzazione, a vedere la persona nella sua interezza, costituita dall’interconnessione di corpo, emozioni, mente. Ci ricorda inoltre che ogni individuo ha un potenziale latente che può essere sviluppato per vivere più serenamente con sé stessi e con gli altri. La chiave è quindi stimolare la motivazione al cambiamento, in modo che le persone diventino i “direttori d’orchestra” della propria vita in accordo con i propri bisogni più autentici, in un percorso che includa sia la persona che le sue relazioni.

La psicologia positiva si fonda sulle idee della psicologia umanistica e mette l’accento sul migliorare la vita delle persone e stimolare la felicità. La chiave è quindi avere uno scopo chiaro e coinvolgente, migliorare l’autostima, sviluppare le risorse e i talenti personali, costruire relazioni nutrienti e vivere una vita che abbia significato.